
Questo weekend, Milano celebra la sua identità di città culturale con tre concerti classici davvero imperdibili. Nella cornice di Villa Necchi, va in scena uno concerto in onore di Beethoven e Ravel; al Piccolo Teatro Studio Melato, un quartetto d’archi eseguirà le melodie del compositore russo Šostakóvič; infine, alla Fabbrica del Vapore siterrà un omaggio alla musica contemporanea di Kagel. Ogni location, dal fascino elegante di Villa Necchi all’estetica creativa e moderna della Fabbrica del Vapore, riflette una diversa sfaccettatura dell’anima musicale della città.
Venerdì 28 giugno: Beethoven, Kreisler e Ravel a Villa Necchi Campiglio
Venerdì 28 giugno la splendida Villa Necchi Campiglio, gioiello dell’architettura razionalista milanese immersa in un giardino storico, apre questo weekend di musica classica ospitando un concerto per violino e pianoforte dedicato a Beethoven, Kreisler e Ravel. L’evento potrebbe svolgersi all’aperto nel giardino, o in alternativa, in una delle eleganti sale interne della villa. Qui, risuoneranno le note senza tempo di Beethoven e le melodie brillanti di Kreisler e di Ravel.
Prezzi: Il biglietto intero ha un costo di 20€, quello per gli under30 di 10€ e per i soci FAI il costo è di 15€. Disponibili qui.
Sabato 29 giugno: la notte di Šostakóvič
Sabato 29 giugno il Piccolo Teatro Studio Melato accoglie il pubblico per un concerto dedicato a Šostakóvič, uno dei più grandi compositori russi del Novecento, celebre soprattutto per le sue 15 sinfonie, i numerosi lavori cameristici e i concerti, molti dei quali scritti sotto le pressioni delle imposizioni artistiche del governo sovietico. Le sue sinfonie, saranno eseguite da più di un quartetto d’archi e l’atmosfera intima e moderna dello spazio teatrale, valorizzerà a pieno la profondità emotiva delle sue composizioni.
Prezzi: Il biglietto intero ha un costo di 15€, quello per gli studenti di 5€. Disponibili qui.
Domenica 30 giugno: Exotica di Mauricio Kagel
Domenica 30 giugno la Fabbrica del Vapore ospita Exotica di Mauricio Kagel, opera che sfida le convenzioni della musica occidentale affidando a sei interpreti una miriade di strumenti “non europei” spesso sconosciuti. Kagel, con creatività e provocazione, invita i musicisti a reinventare il suono su strumenti mai visti prima, intrecciando parti vocali e improvvisazione. L’obiettivo è riportare la musica alle sue origini più primitive e mettere in discussione il concetto di “esotico”. Uno spettacolo davvero unico nel suo genere.
Prezzi: i biglietti sono disponibili qui