Sommario
L’Italia è uno scrigno colmo di meraviglie e, tra queste, i borghi medievali perfettamente conservati occupano un posto d’onore. Passeggiare tra le loro stradine acciottolate, ammirare la sapiente fattura di mura secolari e torri imponenti è un’esperienza che ci permette quasi di toccare con mano la storia.
Il Nord Italia, in particolare, custodisce autentiche perle di architettura e urbanistica medievale, testimonianze di un passato vivace e talvolta turbolento. Pensiamo a luoghi come Grazzano Visconti in Emilia-Romagna o Soncino in Lombardia, capaci di trasportarci indietro nel tempo.Tra il XIII e il XIV secolo, questa parte della penisola era un mosaico di Comuni potenti, signorie emergenti e costanti lotte per il controllo del territorio.
In questo contesto di instabilità, ma anche di fervente attività agricola e commerciale, nacquero strutture uniche come i ricetti, pensate per la difesa e la conservazione dei beni della comunità. E tra questi, uno spicca per la sua incredibile integrità e fascino: il Ricetto di Candelo in Piemonte.
Il Ricetto di Candelo: cos’è e dove si trova questo tesoro piemontese
Ma cosa intendiamo esattamente con “ricetto”? Non si tratta di un castello, dimora di un signore, né di un villaggio fortificato nel senso classico. Un ricetto medievale era una struttura fortificata comunitaria, nata per volontà degli stessi abitanti del luogo, principalmente per scopi difensivi e di conservazione dei beni più preziosi, come i prodotti agricoli (vino e granaglie in primis), in caso di pericolo o attacco esterno. Era un rifugio temporaneo, un magazzino collettivo protetto da mura solide.
Il Ricetto di Candelo, situato nel Comune di Candelo, in provincia di Biella, è considerato uno degli esempi di ricetto in Piemonte meglio conservati a livello europeo. La sua fama deriva proprio dalla straordinaria integrità della sua struttura, che ci è giunta pressoché intatta dal Medioevo. La sua costruzione risale principalmente al periodo tra la fine del XIII e il XIV secolo, per iniziativa della comunità candelese, desiderosa di proteggere le proprie risorse dalle scorrerie e dalle instabilità tipiche dell’epoca.
Non fu dunque un’imposizione feudale, ma un’opera collettiva, aspetto che ne accresce il valore storico e sociale.
Dove si trova esattamente rispetto a Milano?
La distanza è di circa 100-110 km, percorribili in auto in circa un’ora e mezza, a seconda del traffico, prendendo l’autostrada A4 Torino-Milano fino allo svincolo di Carisio e seguendo poi le indicazioni per Biella/Candelo. Per chi preferisce i mezzi pubblici, è possibile raggiungere la stazione di Biella San Paolo in treno (solitamente con un cambio a Novara o Santhià partendo da Milano) e da lì proseguire per Candelo con un autobus di linea locale (pochi chilometri di distanza) o un taxi.
Cosa vedere all’interno del Ricetto di Candelo
Varcare la soglia del Ricetto di Candelo significa immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo. La struttura, di pianta pseudo-pentagonale, occupa un’area di circa 13.000 metri quadrati ed è interamente circondata da possenti mura difensive, costruite con ciottoli di fiume (principalmente provenienti dal vicino torrente Cervo) legati da malta, e coronate da merli ghibellini a coda di rondine. L’accesso principale avviene attraverso l’imponente Torre Porta, risalente alla metà del XIV secolo.
Una volta dentro, ci si ritrova in un dedalo di stradine acciottolate, chiamate “rue” (un termine di origine francese che ben si adatta al contesto), che separano circa duecento edifici uniformi: le “cellule”. Queste non erano abitazioni permanenti, ma magazzini e cantine, utilizzate per conservare i prodotti agricoli e come rifugio temporaneo. Oggi molte di queste cellule ospitano botteghe artigiane, piccoli musei tematici, atelier d’arte e punti di ristoro, rendendo la visita ancora più interessante.
Passeggiando per il borgo Ricetto di Candelo, si possono ammirare le diverse torri angolari, che fungevano da punti di avvistamento e difesa. Spicca la cosiddetta Torre del Principe, addossata alle mura sul lato sud-ovest, fatta costruire verso la fine del XV secolo da Sebastiano Ferrero, signore di Candelo, a testimonianza di un periodo in cui la struttura iniziò a perdere parzialmente la sua funzione puramente comunitaria.
Osservare i dettagli costruttivi, la disposizione regolare delle cellule lungo le rue, la solidità delle mura, permette di comprendere appieno la funzionalità e l’ingegnosità di questo straordinario esempio di architettura collettiva medievale. Il Ricetto medievale di Candelo è davvero un libro di storia a cielo aperto.
Vivere il borgo: attività e visite guidate
Per apprezzare al meglio la storia e le peculiarità del Ricetto, vi consigliamo di partecipare a una visita guidata. L’ente che si occupa della valorizzazione e della gestione delle visite e di molti eventi è la Pro Loco di Candelo, sempre molto attiva nel promuovere questo patrimonio. È previsto un biglietto d’ingresso per accedere al Ricetto, il cui costo contribuisce alla manutenzione e alla conservazione di questo luogo unico (è sempre bene verificare tariffe e orari aggiornati sul sito ufficiale della Pro Loco prima della visita). L’accesso generale al borgo è comunque libero, mentre il biglietto è richiesto per il percorso di visita guidata e multimediale.
Oltre alle visite guidate, che svelano aneddoti e dettagli storici affascinanti, è un piacere perdersi autonomamente tra le rue, curiosando nelle numerose botteghe artigiane. Qui si possono trovare prodotti locali, manufatti artistici, ceramiche, tessuti e molto altro, testimonianza di un saper fare che si tramanda nel tempo.
All’interno del Ricetto si trovano anche piccoli spazi espositivi e museali, come il Museo di Arte e Mestieri del Mondo Rurale, il Piccolo Museo delle cose di Cucina e Pasticceria e il Centro Documentazione Ricetti del Piemonte. Il Ricetto è anche palcoscenico di iniziative culturali vivaci e originali. Un esempio significativo è “Fumetti al Ricetto”, un evento che unisce il mondo della nona arte (con incontri con autori, mostre e workshop) alla scoperta dell’artigianato locale.
Durante manifestazioni come questa, le cantine e le cellule si aprono ulteriormente, ospitando espositori che presentano le loro creazioni, in un dialogo suggestivo tra l’arte del fumetto e la maestria artigiana che anima il borgo Ricetto di Candelo.
Da Candelo in Fiore ai Mercatini di Natale
Sebbene il Ricetto di Candelo sia affascinante in ogni stagione, visitarlo durante uno dei numerosi eventi organizzati durante l’anno aggiunge un ulteriore livello di magia all’esperienza. Il calendario è ricco e variegato:
Gennaio – Festa di Sant’Antonio Abate
Una giornata dedicata alla tradizione contadina, con la suggestiva benedizione degli animali e dei mezzi agricoli in Piazza Castello, seguita da sfilate, messa e un pranzo comunitario dai sapori autentici.
Febbraio/Marzo – Carnevale Storico
Una rievocazione in costume che mette in scena l’antica controversia tra la comunità candelese e il signore Sebastiano Ferrero, per un tuffo nel passato tra storia e folklore.
Maggio – Maggio Musicale
Le rue del Ricetto risuonano di note classiche, con concerti che creano un’atmosfera unica tra le mura medievali.
Maggio/Giugno (anni pari) – Candelo in Fiore
Uno degli eventi più celebri. Ogni due anni (alternandosi con la rassegna “Sapor di Medioevo”), il borgo si trasforma in un giardino incantato. Vivaisti locali allestiscono splendide composizioni floreali a tema, colorando ogni angolo del Ricetto.
Settembre – Settembre al Ricetto
Il mese è dedicato all’arte e alla cultura, con mostre di pittura degli artisti locali, installazioni artistiche e spettacoli teatrali che animano il borgo.
Ottobre (primo weekend) – Vinincontro
Protagonisti i vini e i sapori del territorio biellese e piemontese, con degustazioni accompagnate da musica popolare, per celebrare le eccellenze enogastronomiche locali.
Dicembre – Il Borgo di Babbo Natale e Mercatini di Natale
Durante l’Avvento e le festività, il Ricetto si veste di luci e decorazioni, trasformandosi in un luogo da fiaba. I mercatini di Ricetto di Candelo sono tra i più belli d’Italia, con tante idee regalo uniche tra prodotti artigianali e specialità gastronomiche. Non mancano attrazioni per i più piccoli, come il giro sui pony, e l’immancabile casa di Babbo Natale, il tutto in una cornice storica suggestiva.
Mercato della Terra
Circa una volta al mese, il Ricetto ospita questo mercato Slow Food, dove piccoli produttori locali offrono prodotti freschi, stagionali, sostenibili e a prezzi equi. Un’ottima occasione per acquistare eccellenze a km 0.
Inoltre, il borgo ospita eventi musicali di rilievo come il concorso internazionale Ricetto in Musica, che attira giovani talenti da tutto il mondo.
Il Ricetto di Candelo non è semplicemente un monumento ben conservato; è un luogo vivo, pulsante di storia, cultura e tradizioni. Una visita a questo straordinario borgo medievale in Piemonte è un’esperienza che arricchisce, capace di stupire e affascinare visitatori di ogni età.
La sua relativa vicinanza a Milano lo rende una meta ideale per una gita fuori porta all’insegna della scoperta delle bellezze d’Italia, e un tuffo nel cuore del Medioevo piemontese.