L’arte urbana racconta il difficile momento
Abbiamo visto come un momento così difficile abbia unito i milanesi. La street art ha voluto raccontare questo periodo di crisi, sottolineando soprattutto l’amore per il prossimo. Vediamo le opere più belle che si sono viste per le strade di Milano.
Covid-19 – Lapo Fatai
Come ha raccontato l’artista Lapo Fatai questo murale è un ringraziamento di 90 m², un omaggio a tutti gli operatori sanitari e tutti coloro che stanno lavorando duramente per combattere il virus #covid_19. Il murale si trova accanto all’Ospedale Auxologico e mostra una infermiera con i segni della stanchezza sul viso, ma sorridente. Un sorriso che dà speranza (se pensiamo alla riduzione delle persone ospedalizzate) e aiuta chi sta male. L’idea è nata proprio dall’Istituto Auxologico Italiano.
Partigiane con mascherine – Cristina Donati
L’opera dell’artivista, così si fa chiamare Cristina Donati Meyer, nasce per celebrare il 25 aprile e per esaltare la figura femminile oggi e ieri. Nell’opera infatti ci sono tre partigiane/combattenti armate con le mascherine. Cristina Donati sottolinea così l’importanza della Festa della Liberazione, ricordando la Resistenza italiana contro il nazi-fascismo. Il murale si trova in zona Navigli.
L’Amore ai tempi del Covid-19 – Tvboy
L’artista Salvatore Benintende, noto come Tvboy, ha rappresentato a Milano l’amore ai tempi del coronavirus. Il noto bacio di Francesco Hayez così si “riadatta” ai tempi attuali. I due amanti sono ritratti con le mascherine e due flaconi di amuchina tra le mani. L’hashtag utilizzato dall’autore nel suo post è #MilanoNonSiFerma. L’artista anche per la festa dei lavoratori ha voluto rendere omaggio agli operatori sanitari con il murale “We Can Do It”, anche se rimane sconosciuto il luogo dell’opera.
Conforto – Manu invisibile
L’artista Manu invisibile ha voluto dedicare questo dipinto “Conforto” a tutte le vittime e i malati di Covid19. Rappresenta un abbraccio tra due persone, quel contatto fisico che tanto ci manca in questo periodo. Purtroppo molti, come sappiamo, non hanno potuto salutare i loro cari a causa del coronavirus. L’opera si trova in un luogo abbandonato, in zona Porta Vittoria.