Ieri sera, dopo l’incontro tra il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, i sindaci delle città capoluogo, il presidente lombardo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Mauro Guerra e i capigruppo dei partiti che siedono in Consiglio regionale, è stata presentata al Governo la proposta del divieto di ogni spostamento dalle 23 alle 5 in Lombardia. E il Governo ha dato l’ok. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato: «Sono d’accordo sull’ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore».
La previsione della “Commissione indicatori“ istituita dalla DG Welfare, secondo cui al 31 ottobre potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva, ha portato il Presidente Fontana a dover intervenire nuovamente con nuove restrizioni dopo l’ordinanza in vigore da sabato 17 ottobre e il Dpcm del 18 ottobre.
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Oltre al lockdown notturno – divieto di ogni spostamento dalle 23 alle 5, eccezion fatta per gli spostamenti dovuti a motivi di salute, di lavoro e di comprovata necessità – e alla chiusura di ogni attività nella stessa fascia oraria, tra le proposte c’è anche la chiusura dei centri commerciali (non alimentari) nel fine settimana.
Fontana a Quarta Repubblica su Rete 4 ha spiegato che «il provvedimento cerca di dare un colpo ad una delle cause del contagio che è ripartito e che sono l’assembramento, la movida, le feste, gli incontri in piazza, tutte cose che non si riescono a controllare perché non si ha un numero sufficiente di polizia e agenti».
Le nuove misure dovrebbero entrare in vigore da giovedì 22 ottobre.
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