Ogni città è un mondo, costruito da piccole o grandi peculiarità che rendono il vivere lì diverso dal vivere altrove. Seguendo questa logica, Milano, a ben guardare, è una città ricca di contrasti e abitudini che la rendono ciò che è e che si conoscono solo dopo aver passato un certo tempo in città. Sono dettagli che forse vengono notati più facilmente da chi arriva da un’altra città. Chi ci è nato li considera normali, per quanto possano sembrare bizzarri in altre parti del nostro Paese. Quindi quali sono le cose normali a Milano ma non altrove?
Per scoprire quali sono precisamente stavolta abbiamo osservato la città con uno sguardo più attento.
Sommario
Sciura
Le sciure di Milano sono il simbolo della città: eleganti e molto glamour. La classe non ha un limite di età e le signore milanesi (over 60) lo sanno bene. Difficile incontrarle in altre città, le sciure si trovano soltanto nella capitale meneghina. Vivono in centro, frequentano i salotti milanesi, la parrocchia e hanno uno stile inconfondibile.
Aperitivo
Qui ci sarebbe da ridire secondo alcuni, poiché l’aperitivo è usanza radicata un po’ ovunque, ma a Milano questo rito è più sentito che altrove. Dopo il lavoro o l’università ci si “becca” per un drink. È il momento di ritrovo tra amici e colleghi, ci sono molti locali cool che propongono formule diverse. Enormi buffet all you can eat dove rimpinzarsi a cifre quasi irrisorie per accompagnare lo spritz sono difficilmente presenti in altri posti.
Il bus al femminile
Tra le cose normali a Milano ma non altrove è dare del femminile al bus. A Milano non sentirete mai pronunciare la frase “prendo il bus”. In città si prende LA 94, LA 50, LA 90. Il bus cambia genere e si indica il numero della linea da prendere.
La Fashion week
Milano è la città della moda. È normale camminare per strada e vedere stili particolari, scarpe, borse e occhiali stravaganti. Lo shopping è una delle attività principali nella city. Ma soprattutto durante la fashion week, è normale vedere modelle, modelli, stilisti, personaggi influenti camminare in giro, intasare il traffico per un scatto del paparazzo in mezzo alla strada. Insomma, la frenesia modaiola la si sente solo qua.
Bella zia, f*ga, sbatti
Come si salutano i giovani? “Bella zio” o “bella zia” è il ciao alla milanese per la maggior parte dei ragazzi in città. F*ga è l’intercalare per eccellenza per condire un po’ qualunque frase. “F*ga che caldo”, “f*ga ma ti muovi?”, “f*ga che stanchezza”. Sbatti è un altro termine vernacolare possiamo dire che ha vari significati. Sbatti indica lo sbattimento appunto, la stanchezza, la rottura di scatole. Lo sbatti. F*ga che sbatti lo sentirete molto di sovente. Tutte espressioni un po’ slang.
La schiscia
A Milano non ti porti il pranzo da casa, ti porti la schiscetta o schiscia. Il contenitore porta pranzo dove si mette il riso, l’insalata, insomma il cibo che ci si porta in ufficio, all’università.
Le vedovelle
Le oltre 400 fontanelle che puntellano Milano sono proprio tipiche di qua. E berci è assai normale, soprattutto d’estate sono spesso una salvezza. Si chiamano vedovelle probabilmente per il loro continuo scrosciare di acqua, che ricorda il pianto, inconsolabile, di una vedova. Il rubinetto a forma di drago è unico.
Andare di fretta
Tra le cose normali a Milano è la fretta. Guai ad andare lento. Fretta sempre e ovunque, anche quando non c’è bisogno. In macchina, sulle scale mobili della metro, fretta, fretta, fretta. A Milano si corre, a volte non si sa verso dove ma si corre. Anche i semafori per i pedoni sembrano più veloci che altrove che se tentenni un po’ rischi di perdere il verde.
Il sushi
Anche qui si potrebbe trovare delle osservazioni da fare, il sushi è ormai un “piatto italiano” ma a Milano è una cosa normale uscire a cena e andare al sushi. Piatto tipico meneghino quasi come l’ossobuco (si scherza). A Milano trovate ristoranti di sushi ovunque.
Le inaugurazioni
Milano ha eventi sempre inaugurazioni, vernissage, nuove aperture. Insomma ogni sera si potrebbe uscire e trovare posti in cui andare, se poi siamo in periodi come Fashion Week o Design Week, gli appuntamenti cadono dal cielo.
Tram
Il tram rientra tra le cose normali a Milano.
Quanto ci piacciono i tram di Milano? E soprattutto, quanti ce ne sono? Chi arriva per la prima volta in città può rimanere sorpreso dall’elevata presenza di rotaie. Occhio ad attraversare la strada! Magari spesso sono un fastidio nel traffico, lenti, rumorosi, pachidermici, ma guai a toccarli. Il tram è un simbolo della città
Pavè
A Roma ci sono i sampietrini, a Milano il pavè. Questa pavimentazione in pietra potrebbe risalire addirittura all’inizio del 1900, quando vennero creati i primi binari per i tram elettrici in città. Non tutti sono favorevoli al suo mantenimento, ma il pavè rappresenta senz’altro un elemento distintivo di Milano rispetto ad altre città italiane.