Cosa cambia nel luogo di lavoro
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha comunicato la nuova ordinanza (la n. 546).
Dal 18 al 31 maggio in Lombardia i lavoratori dovranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea, se superiore ai 37,5° non sarà consentito l’accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro.
Gli obblighi del datore di lavoro sono:
- misurare la temperatura a tutto il personale;
- segnalare casi di febbre all’ATS;
- isolare il personale con febbre.
Come comunica Fontana: “Il monitoraggio di chi presenti sintomi e l’isolamento repentino sono fattori chiave contro il virus. Come sempre, l’obiettivo è garantire la tutela della salute nei luoghi di lavoro”. La misura è consigliata ma non obbligatoria per utenti e clienti.
Al via i test sierologici
Da oggi, inoltre, è possibile fare richiesta (a pagamento) per i test sierologici nei maggiori laboratori privati. Il provvedimento regionale consente di effettuare privatamente i test sierologici per individuare gli anticorpi del Covid-19. Il costo varia a seconda dell’Istituto, è compreso tra 35-68 euro. L’appuntamento per il prelievo del sangue si può prendere anche online. In alcuni centri il servizio è anche senza appuntamento, come Synlab dove è possibile recarsi direttamente nel punto di prelievo durante gli orari dedicati al servizio per i Test sierologici. La risposta arriva in un paio di giorni.
Se risulta positivo?
Nel caso in cui il test risulti positivo, ossia comprovi la presenza degli anticorpi IgM e IgG nel sangue, è obbligatorio fare un tampone per capire se si ha il virus o no (ed evitare così ulteriori contagi). Però, come spiega Repubblica, il problema riguarda proprio i tamponi. Solo pochi centri privati potranno effettuare test sierologico + tampone, dato che i laboratori che analizzano il tampone lavorano in gran parte per il sistema pubblico. “Chi farà i test dovrà dare la possibilità di acquistare i tamponi e dovrà assicurarne una quota pari al 10 per cento delle persone a cui si farà l’esame sierologico“, le parole del presidente dell’Associazione degli ospedali privati della Lombardia Dario Beretta.