Le sere d’estate. Quanto è bella passarle fuori con gli amici, magari immersi in un bellissimo cortile poco conosciuto ai più tra fiori, lucine, piante e buoni cocktail? Ebbene a Milano c’è un locale immerso in un rilassante giardino segreto dove passare gradevoli momenti. Parliamo di Surfer’s Garden Milano. Perché abbiamo scritto “queste ultime notti calde d’estate”? Perché pare che il maltempo stia arrivando a rinfrescare una città che boccheggia. L’afa si fa sentire non poco e una bella pioggia ci vuole.
Surfer’s Garden è una tra le chicche che spesso Milano ci regala, un po’ come quel cocktail bar fuori dai giri e da occhi indiscreti in cui sembra di immergersi in una vera e propria giungla urbana. Insomma nascondigli se vogliamo, oasi di piacere dove ritirarsi per un po’ dal caos cittadino e rilassarsi pur restando in città.
Surfer’s Garden, il locale immerso in un bellissimo giardino
Surfer’s Garden, oltre a essere un luogo di ritrovo per bere qualcosa, è un circolo UISP – Unione Italiana Sport Per tutti – legato al mondo del surf. Trovandosi all’interno del Cappelli, centro sportivo milanese, il Surfer’s Garden organizza corsi di surf e di preparazione atletica per questo sport. In estate. In inverno invece è un intimo rifugio in stile vintage dove ripararsi dal freddo all’interno di un ambiente davvero caldo e accogliente.
Ma è in estate che merita davvero. Il locale si trova circondato da un’oasi verde davvero idilliaca, boschi di rose, oleandri, e tantissime altre piante che conciliano cuore e anima. Un cocktail bar all’aperto dove sostare e assaggiare i suoi particolari drink che sono apprezzatissimi dalla movida meneghina.
Per entrare bisogna tesserarsi come qualunque altro circolo, pensiamo a quelli Arci. La tessere ha un costo di 5 euro.
Il locale è adatto a tutti, non solo agli amanti del surf, anzi il Surfer’s Garden è proprio la location ideale per quelli dall’atteggiamento un po’ trasognato, da aperitivo sotto le stelle emozionandosi davanti a romantici tramonti. Nulla di formale anzi. Molto alla mano e un po’ anticonformista dove poter essere sé stessi.
Atmosfera vintage, potremmo dire hippie volendo, dal retrogusto futurista anche grazie all’invenzione del bar man Yuri Gelmini, la polibibita Ape Vigorosa, a base di grappa barricata, Biancosarti, Taneda, Carpano classico e miele nel favo. Così insolito e interessante che il New York Times ha dedicato a questo pub un articolo.
Se non ci siete mai stati, segnatevelo prima che la pioggia e il freddo giungano in città.
Dove: Piazza Caduti del Lavoro, 5