Tempo fa ci interrogammo su quale fosse la via più lunga di Milano. Poi ci siamo chiesti anche quale fosse la piazza più grande della città. Ora invece proviamo a scoprire qual è la via più inquietante di Milano, che è anche quella più stretta di tutte. Voi sapete di quale si tratta? No? Allora continuate a leggere.
Porsi delle domande sulla città in cui si vive è sempre interessante. Per esempio il grattacielo più alto, oppure il bar più piccolo e via discorrendo. Ora è il momento di scoprire la via più inquietante di Milano. Perché in città di vie ce ne sono tante. Il capoluogo lombardo conta più di 4000 vie tra strade, viali, piazze, vicoli e strade private. Larghe, lunghe, corte, strette e anche inquietanti…
La via più inquietante di Milano, che è anche la più stretta
Andiamo ora a scoprire la via più inquietante di Milano. Definita così dai milanesi non perché accadano chissà che cose pericolose. Vero che essendo stretta e poco illuminata fa un certo che e dà una brutta sensazione di claustrofobia. Ma è la più inquietante perché legata a un tragico passato.
Narra la storia che in questa via c’era la cantina usata da Antonio Boggia per nascondere i suoi cadaveri. Boggia infatti fu identificato dalla Letteratura nera come primo assassino seriale italiano che fece di via Bagnera il suo nascondiglio. Cominciò a uccidere nel 1849. Egli smembrava le sue vittime e le nascondeva in cantina proprio qui. Diverse furono le testimonianze dei vicini che lo videro armeggiare con sacchi da muratore, mattoni e sabbia.
Infatti dopo una prima perquisizione in seguito a diverse sparizioni, la polizia trovò dei corpi murati in questo nascondiglio. In totale furono 4 le vittime lasciate a imputridire in cantina e per questo Boggia fu condannato a morte per impiccagione nel 1862. L’ultima condanna a morte di un civile eseguita a Milano fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Boggia era un uomo buono, sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno, dal viso pulito, timorato di Dio e assiduo frequentatore della Chiesa come riportano le fonti. Invece dietro quel viso d’angelo si nascondeva un mostro, tanto da essere definito il ‘Jack lo Squartatore di Milano’.
Piccola, claustrofobica e lugubre, via Bagnera trasuda proprio inquietudine. Le auto non riesco a passare e con 150 passi l’avete percorsa tutta.
Dove: Via Bagnera, Milano