La rivoluzione delle strade
Come ha affermato ieri Marco Granelli, Assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici del Comune di Milano, ci sarà un nuovo equilibrio nella città tra pedoni, bici e auto. Palazzo Marino punta sulla mobilità sostenibile, non a caso le biciclette sono le vere protagoniste di quest’estate.
Venerdì 4 settembre il Senato ha dato il suo ok al Dl semplificazioni e il Codice della strada dovrebbe cambiare con il voto della conversione in Legge del DL che la Camera dei Deputati farà nei prossimi giorni. “Bici e pedoni saranno in strada più sicuri accanto alle auto” commenta Granelli.
I punti fondamentali di questo cambiamento saranno quattro: strade urbane ciclabili, doppio senso ciclabile, zona scolastica e autovelox in centro.
Strade urbane ciclabili, cosa sono?
“Una nuova tipologia di strada – scrive l’assessore Granelli – dove le automobili possono viaggiare a velocità limitata (max 30 km/h) ma con priorità e precedenza alla bicicletta e ponendo la massima attenzione. A Milano le useremo per i controviali come Zara-Testi, Certosa, Famagosta – Cermenate, Romagna – Campania – Mugello – Molise, Palmanova, Sempione e magari anche nei centri storici dei quartieri di Milano dove ci sono vie strette a senso unico: ad esempio in via F.lli Zoia nel tratto stretto a Quarto Cagnino, o via Caldera a Quinto Romano, o in via Morelli a Figino, o in via S. Bernardo a Chiaravalle.” Un cambiamento del codice che rivoluzionerà alcune zone della città.
Inoltre si aggiunge l’idea delle bici nelle corsie riservate al bus, ma solo se larghe almeno 4.30 m.
Doppio senso ciclabile (bici contromano)
In merito al doppio senso ciclabile l’assessore comunica: “Non era previsto dal codice, era stato autorizzato solo in situazioni molto particolari e senza la sosta. Ora sarà possibile prevedere il doppio senso ciclabile nelle strade a senso unico per le auto, solo dove lo decide il Comune, realizzando sul lato sinistro della strada a senso unico, anche in presenza di sosta, una corsia ciclabile segnata con linea tratteggiata e simbolo delle biciclette, che permette alle bici di andare in un senso insieme alle auto e nell’altro in corsia ciclabile”.
“Questo permetterà di semplificare i percorsi nei quartieri e nelle zone 30, favorendo i percorsi lineari per le bici, ma in sicurezza e regolarità e visibilità reciproca per bici e auto. A Milano ad esempio potremmo migliorare via Martiri oscuri una via che permette alle bici nel quartiere NOLO di fare un itinerario rettilineo est-ovest tra via Ferrante Aporti e il Trotter. E potremmo pensarlo per altre vie in altre zone 30 come Isola, o Corvetto, o Bovisa-Dergano” conclude Granelli.
Zona scolastica
Sono strade car free in vicinanza delle scuole dove le auto non circolano negli orari più frequentati da bambini e ragazzi, in entrata e uscita. “A Milano le zone scolastiche verranno istituite a partire dall’esperienza delle scuole car free, esistenti oggi in 26 località e nelle prossime settimane in probabili altre 10-15 località vicine alle scuole” afferma Granelli.
Autovelox in centro
“Oggi nelle città – spiega Granelli – gli autovelox possono essere posti solo nelle strade di scorrimento. Domani sarà possibile installarli, sempre previa autorizzazione del Prefetto, anche sulle strade E e F e cioè urbane di quartiere e locali.”
“Questo permette ai Comuni, previa documentazione accurata sugli incidenti e autorizzazione del Prefetto, di poter collocare l’autovelox e quindi ridurre gli incidenti in quelle strade urbane dove il rischio è l’investimento del pedone, e cioè dove vi sono strade dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali a rischio per i pedoni” termina l’assessore.
Foto: Shutterstock/Paolo Sartorio