Distanziamento sui mezzi pubblici
Ancora niente “liberi tutti”, perché il virus continua a circolare, soprattutto nei Paesi UE. Per questo motivo, il governo fa dietrofront sul distanziamento sui treni. No ai treni pieni, lo fa sapere il Ministro Speranza, che sabato 1° agosto ha firmato una ordinanza che reintroduce con decorrenza immediata l’obbligo di distanziamento sui treni.
È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Ho firmato ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia distanziamento di un metro che obbligo mascherine.
— Roberto Speranza (@robersperanza) August 1, 2020
Le compagnie Italo e Trenitalia hanno dovuto così annullare molti biglietti già acquistati dai passeggeri. Dopo che le vendite dei biglietti al 100% dei posti erano state aperte, l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza ha riportato la quota al 50% e il posizionamento ‘a scacchiera’.
Italo ha cancellato 8 treni e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio di ieri (sono stati coinvolti 8.000 passeggeri). La compagnia si sta già attivando per rimborsare i ticket. Anche Trenitalia sta contattando i passeggeri per far scegliere tra un rimborso o alternative di viaggio, in caso di cancellazione del treno/annullamento della corsa.
A Milano però rimane l’ordinanza regionale, firmata da Fontana, che permette di occupare tutti i posti a sedere sui mezzi pubblici, compresi i treni locali. La Regione si uniformerà alle norme centrali?