Se un giorno vi svegliate e non volete stare in città ma avete voglia di fare qualche cosa di diverso dal solito, che vi sorprenda e incuriosisca potete prendere la macchina o il treno e andare in provincia di Parma per scoprire il labirinto più grande del mondo a Fontanellato.
Alla fine in un’oretta e mezza scarsa ci arrivate e potete vivere qualcosa di davvero diverso dal solito. Ben 7 ettari di terreno tutto ricoperto di piante di bambù a creare un fitto dedalo. Un po’ come quello che si trova nella parte finale di Harry Potter e il Calice di Fuoco durante l’ultima sfida della Coppa Tre Maghi, avete presente? Magari senza piante che cercano di uccidervi ma misterioso e magico uguale.
Parliamo de il labirinto della Masone, che appunto è il più grande labirinto del mondo. Oltre 300 mila piante alte tra i 30 centimetri e i 15 metri che lo compongono creando suggestive gallerie vegetali, folti corridoi naturali e altre meraviglie da scoprire.
Il labirinto più grande del mondo
L’idea del labirinto è venuta al collezionista d’arte, editore, bibliofilo, designer Franco Maria Ricci, che ha elaborato il progetto grazie all’aiuto degli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto.
Dall’alto il labirinto sembra una stella con all’interno un quadrato. Si tratta di un parco culturale unico nel suo genere inaugurato nel 2015. L’obiettivo del fondatore era quello di realizzare un luogo che raccontasse il suo lavoro e la sua visione, che lo rappresentasse e gli sopravvivesse. A lungo rimasto un’utopia, cominciò a prendere forma dopo l’incontro con Davide Dutto, che propose all’editore un progetto affascinante.
Come nacque l’idea del labirinto
Come leggiamo sul sito: l’idea consisteva nel ricostruire tramite software ai tempi innovativi la mitica Isola di Citera e le sue architetture, così come erano state descritte nel più prezioso fra i libri a stampa, l’Hypnerotomachia Poliphili. Le immagini così ottenute ricordarono a Ricci il labirinto, e l’intenzione di costruirne uno. Domandò dunque l’aiuto di Dutto e insieme iniziarono a sviluppare i primi progetti del grande parco.
Ma perché proprio un labirinto? Esso nel corso della storia ha assunto molteplici significati (smarrirsi per poi ritrovarsi, la possibilità di incontrare l’altro, il diverso da noi – pensiamo a Teseo, Arianna e il Minotauro per esempio). Il dedalo di Franco Maria Ricci si può considerare un compendio di tutte le diverse configurazioni che i labirinti hanno assunto nel corso della loro storia millenaria. Molti i richiami a costruzioni classiche e labirinti romani. Si trovano bivi e vicoli ciechi che disorientano il visitatore, portato a scegliere la via giusta da percorrere per non perdersi: come accadeva nei giardini-labirinto del Rinascimento, anche nel Labirinto più grande del mondo di Fontanellato si è invitati a provare il piacere di smarrirsi tra la vegetazione.
Una dimensione sospesa e atemporale avvolge il visitatore una volta entrato all’interno di questo luogo così affascinante. Oltre al labirinto al suo interno ci sono anche un museo che ospita la raccolta artistica di Franco Maria Ricci. Circa quattrocento opere fra pitture, sculture e oggetti della storia dell’Arte italiana e internazionale che rispecchiano appieno l’eclettismo del collezionista. Si trovano anche una struttura ricettiva di gran pregio e un ristorante.
In occasione dell’apertura non perdetevi la mostra in corso fino al 17 marzo “Orhan Pamuk. Parole e immagini”, dedicata al Premio Nobel della Letteratura turco. E due cacce al tesoro per grandi e piccini nei seguenti giorni: 10,11 febbraio e del 17,18 febbraio
Dove: Str. Masone, 121, Fontanellato PR. Orari primaverili/estivi: dalle 10.30 alle 19, ultimo ingresso alle 17.30. La biglietteria è aperta fino alle 17.30. Info & Biglietti qui.