Notizia fresca fresca. In base al sondaggio realizzato dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore, Beppe Sala è il sindaco più amato d’Italia.
Il Primo cittadino vince la speciale classifica del “Governance poll 2023”, il sondaggio di cui sopra ottenendo la prima posizione dopo il quarto posto dello scorso anno, con il 65% delle preferenze.
Sul podio insieme a lui Marco Fioravanti – sindaco di Ascoli Piceno – e Antonio De Caro – Bari. Sala guadagna ben 7,3 punti in più rispetto al 2022 ottenendo la medaglia d’oro dei sindaci più amati d’Italia. Nessun altro primo cittadino di centrosinistra fa meglio di lui, leggiamo su Milano Today.
Ma chi è Beppe Sala il sindaco più amato d’Italia?
Giuseppe “Beppe” Sala, oltre a essere il sindaco più amato d’Italia, è politico, dirigente d’azienda e dirigente pubblico italiano. Classe ’58 consegue la laurea in Economia aziendale in Bocconi. Comincia la sua carriera in Pirelli ricoprendo diversi incarichi per arrivare in politica nel 2015. Dove si candida alle primarie del Partito Democratico.
Diventa sindaco l’anno dopo, nel 2016. Si ricandida per un secondo mandato nel 2020 e a ottobre del 2021 riottiene la carica. Dichiaratamente di centro-sinistra, Beppe Sala è stato onorificato diverse volte: è Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, ha ottenuto il Collare d’oro al merito sportivo e di recente ha preso la Medaglia di Benemerenza “Il Tempo della Gentilezza” – Croce Rossa Italiana «per l’impegno nel contrasto all’emergenza pandemica e per l’incessante lavoro a favore della comunità».
E tra i governatori regionali chi primeggia?
Il sondaggio non si è fermato ai sindaci. Anche i governatori sono stati valutati. Perde consensi Luca Zaia che nel 2022 era il preferito e lo supera Bonaccini dell’Emilia Romagna. Al quinto posto Attilio Fontana. Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, visto il trend di quest’anno dichiara a Milano Today: che nel giudizio della comunità cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza.
Bonaccini e Sala sono i prediletti non tanto per il loro orientamento politico ma perché sono percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso conclude Noto.