Rabbia, è questo che sorge ad apprendere una notizia del genere. Questa mattina Milano si è svegliata con una brutta notizia, la Galleria Vittorio Emanuele imbrattata con scritte verdi e blu. Il simbolo della città. Il salotto meneghino, visitato ogni anno da milioni di persone, vandalizzato da 3 giovani non ancora identificati.
Secondo quanto ricostruito, nella notte del 7 agosto, 3 giovani vestiti di nero si sono arrampicati sulla facciata della Galleria e hanno cominciato a scriverci sopra con delle bombolette spray. Le scritte sono visibili anche dalla piazza.
Un folle gesto che ancora non ha spiegazioni. Non si conosce il motivo di questa “bravata” se si può chiamare così. Ma nemmeno, di questa pazzia, di questa oscenità. Un gesto che non può essere giustificato in alcun modo.
Già imbrattare i muri è un gesto di un’inciviltà ignominiosa, ma arrivare a deturpare l’arco della Galleria. Un monumento dal valore storico, artistico, politico, patrimonio dell’umanità, è qualcosa che va oltre. Un’azione che non può restare impunita.
La Galleria Vittorio Emanuele di Milano imbrattata
Come da foto di Andrea Cherchi le scritte sulla Galleria imbrattata non sembrano significare nulla di che, anzi. Forse un gruppo di giovani annoiati che hanno ben pensato di fare qualcosa di diverso per qualche like? Chissà. Ci auguriamo di saperlo quanto prima.
Ma la domanda che sorge spontanea è, visto che dai quotidiani si legge che i passanti hanno visto e fischiato i 3 ragazzi, e che Piazza Duomo pullula di polizia, militari e altre forze dell’ordine. Come hanno fatto i 3 giovani e fuggire e passarla liscia, almeno stanotte? Dove si trovavano questi ultimi, ma soprattutto un passante che vede questa azione così disonorevole, non chiama e denuncia immediatamente?
La scritta è abbastanza grande e colorata, pare che ci abbiano messo qualche istante per realizzare quell’obbrobrio, e nessuno, ma proprio nessuno è intervenuto nel frattempo a bloccarli? Oppure fermarli una volta scesi? Magari una risposta c’è a queste domande, che noi non sappiamo. Ma da varie testate si legge che i giovani sono fuggiti… Vedremo.