Non è una finzione. È tutto vero. Se cercate bene tra le guglie quando salite sulle terrazze del Duomo potete scorgere dei pugili intenti a combattere. Un virtuosismo dell’architetto?
Ebbene, pare proprio di no in quanto il richiamo al pugilato pare essere un omaggio a una persona realmente esistita. Parliamo di Primo Carnera che nel 1933 diventava il primo italiano a ottenere il titolo mondiale di pesi massimi.
Non si sa bene chi abbia commissionato tale lavoro ma ciò che è certo è che all’anonimo restauratore, incaricato ai tempi di sistemare la guglia, fu chiesto di eseguire questo ricordo in onore dell’orgoglio italiano Carnera.
Che sia stato lo stesso Mussolini? Il duce celebrava molto l’atleta come esempio del potere fascista per la sua imponente stazza (Carnera era detto il “gigante buono“: superava i due metri di altezza per 120 chili di peso). Resta un mistero.
Ciò che appare ironico è che nessuno si immaginerebbe di trovarsi un pugile alzando gli occhi per ammirare una delle chiese più imponenti sul suolo italiano, non a caso è la più grande d’Italia.
C’è chi potrebbe obiettare che San Pietro lo sia, ma San Pietro è all’interno della Città del Vaticano che fa stato a sé. Quindi a rigor di logica il Duomo si aggiudica il primato italiano.
Primo Carnera
Carnera nasce nel 1906 in Friuli. A causa di condizioni di vita molto povere emigra in Francia per cercare un riscatto ed è qui che si avvicina alla boxe.
Molto presto fa una brillante carriera considerata anche la sua stazza enorme. Era soprannominato appunto “il gigante buono” ma anche “la montagna che cammina“.
La fama arriva definitivamente negli anni ’30 del Novecento dopo la conquista della cintura di pugilato nel campionato mondiale.
Vittoria che gli valse la corona di più grande pugile italiano a livello internazionale.
Molto versatile, seppe trovare fortuna anche nel cinema e nel wrestling.
Non solo pugili tra le guglie del venerando Duomo di Milano
Nell’immaginario collettivo se si pensa al Duomo e alle sue statue vengono in mente angeli, cherubini, santi e altre figure bibliche. Non di sicuro un pugile.
Ma se si aguzza lo sguardo un pochino meglio ci si può accorgere anche di altri elementi che non penseremmo mai di trovare in una chiesa, come un drago per esempio. O la statua di una donna semi nuda che si appresta a lasciare il suo piedistallo per raggiungere un uomo che, dall’altra parte, cerca di arrivare da lei, nella stessa posa.
E poi ancora si trovano sculture di una racchetta con la pallina da tennis e dei guantoni da boxe.
Insomma il Duomo è una fonte infinita di sorprese. Non solo un luogo di culto ma un posto in cui davvero si può trovare di tutto, oltre ad ammirare una splendida vista dello skyline milanese dalle sue terrazze!