La città meneghina è sempre fonte di curiosità. Nasconde al suo interno delle perle preziose da scoprire ogni volta. Molto spesso nemmeno i milanesi veri conoscono tutto, tutti i segreti, gli arcani e le meraviglie che la città porta dentro di sé. Come per esempio il Monte Stella che cela, in mezzo alle fronde dei suoi alberi, il giardino dei Giusti di Milano.
Il Giardino dei Giusti nasce nel 2003 a Milano per volere di Gabriele Nissim, presidente dell’associazione Gariwo la foresta dei Giusti, realtà che lavora da molti anni per celebrare i Giusti di tutto il mondo ispirandosi allo Yad Vashem di Gerusalemme.
Contribuirono alla realizzazione anche l’allora sindaco Letizia Moratti e l’Unione delle comunità ebraiche italiane.
Si tratta di un parco vero e proprio. All’interno di esso si trovano posizionate delle targhe con il nome della persona che è stata onorata di un posto nel giardino e il motivo per cui è stata scelta.
Chi si comemmora nel Giardino dei Giusti di Milano
Moshe Bejski, Pietro Kuciukian e Svetlana Broz sono state le prime persone esemplari a trovare posto in questo luogo idilliaco.
I primi 3 a essere scelti per rappresentare i giusti durante periodi molto neri della storia dell’umanità. Bejski per i Giusti durante l’Olocausto mentre Kuciukian per coloro che hanno combattuto per difendere gli armeni durante il famigerato genocidio. Infine la Broz in rappresentanza dei giusti che hanno agito contro la pulizia etnica avvenuta nei Balcani alla fine del ‘900.
Oltre a loro, altre sono le persone lì ricordate. Andrej Dmitrievič Sacharov per esempio, fisico e Nobel per la pace per il suo impegno nella difesa dei diritti civili. Enrico Calamai, console italiano che ha aiutato i perseguitati di Pinochet in Cile. E così via.
Persone coraggiose. Oneste. Che hanno combattuto per degli ideali più alti e che a volte hanno perso anche la vita. Come Anna Stepanovna Politkovskaja uccisa per aver tentato di denunciare le violenze perpetuate durante la guerra cecena.
Svetta tra tutti anche il celebre scrittore e sopravvissuto alla Shoah, Primo Levi, che ha passato la vita a cercare di portare la luce sull’oscura parentesi dell’Olocausto.
E poi Nelson Mandela, Nobel per la pace e fautore di una rivolta non violenta contro l’apartheid in Sudafrica scegliendo il dialogo e la riconciliazione. Il Giardino dei Giusti di Milano è un luogo che ispira e dona serenità.
Insomma, uomini e donne che credevano nella giustizia, nella pace e nell’amore più di qualunque altra cosa e che hanno fatto di tutto affinché i diritti umani non venissero calpestati.
Ogni anno a marzo si tiene una celebrazione in onore dei giusti e una commissione sceglie coloro da onorare con una targa in questo luogo ameno.
Il Monte Stella
Meta di molte persone durante tutto l’anno, chi per fare sport, chi per trovare un po’ di pace nel verde, chi per passeggiare o leggere un libro, il Monte Stella è un luogo di benessere da cui si gode anche di una meravigliosa vista sullo skyline milanese.
In realtà il Monte non è un vero e proprio monte naturale ma è “finto“. Nasce dall’accumulo di macerie della Seconda guerra mondiale e ammassate tanto da formare una “montagnetta”.
Successivamente, per opera dell’architetto Piero Bottoni che dedicò il progetto alla moglie, Elsa Stella, la collinetta prese sempre più le sembianze di un monte vero e proprio.
Venne sistemato, venne aggiunta della terra, si aggiunsero dei gradoni e si estese la zona verde che ora raggiunge i 370.000 metri quadrati di superficie.
Il Monte Stella è un punto di aggregazione molto vissuto dalla cittadinanza. Ricco di attività e di progetti green del Comune con la collaborazione di diversi partner.
Dove: Via Enrico Terzaghi, Milano – fermata della metro rossa QT8 direzione Rho Fiera.