Le vacanze in città sono diventate sempre più popolari tra i viaggiatori. E quale miglior modo di visitare una città se non a piedi? Preply, la piattaforma di apprendimento di lingue online, ha deciso di individuare quali sono le città europee più esplorabili a piedi quest’estate, per aiutare i turisti che amano camminare a scegliere la destinazione ideale per le loro vacanze. Milano risulta tra le 10 città da girare tranquillamente a piedi, e quante cose ci sono da fare.
Esplorare una città o un luogo che non si conosce gironzolando con le proprie gambe e basta è uno dei modi migliori per scoprire un posto nuovo e viverlo non solo come turista ma da vero locale. Inoltre, è una scelta più ecologica, riduce i costi, permette di muovere il corpo e dà la possibilità di esplorare per davvero una località. Spesso a bordo dei mezzi non si assapora fino in fondo l’anima di una città.
Cosa ha fatto Preply
Preply ha analizzato la distanza a piedi e il numero di passi che separano le cinque attrazioni più popolari delle città europee più frequentate dai turisti per stilare la classifica in base alla percorribilità.
Sono state studiate le 30 città europee più comunemente consigliate online per vedere quali sono quelle che richiedono meno passi per essere esplorate.
Siviglia, in Spagna, si aggiudica il primo posto con il percorso a piedi più breve tra le prime cinque attrazioni turistiche. Soli 20 minuti di cammino tra le attrazioni più famose: l’imponente Plaza de España, il palazzo del Real Alcazar, la Cattedrale di Siviglia, il Barrio Santa Cruz e il campanile della Torre Giralda.
Non sorprende che Venezia sia al secondo posto (in quale altro modo si potrebbe visitare la Serenissima, se non a piedi?) con Canal Grande, il Palazzo Ducale, Piazza San Marco, la Basilica e il campanile. La città costiera di Porto è al terzo posto.
E Milano? Milano a piedi è fattibilissima e si posiziona insieme a Colonia (Germania) al settimo posto. Infatti ci vuole meno di un’ora a piedi per vedere le principali attrazioni, 48 minuti secondo Preply.
Siete d’accordo?