Quante volte abbiamo sentito la frase “A Milano non c’è nulla da vedere, a Milano c’è solo il Duomo“. Solo a scriverla ci si rizzano i capelli in testa. Certo, Milano non è come Roma che ha bellezze a ogni passo. Nella Capitale dovunque ci si giri si trova qualcosa da ammirare. Milano va un po’ più scoperta ed esplorata ma in fatto di fascino non è da meno a nessuno. A modo suo è una città bellissima e ora andremo a scoprire alcune attrazioni poco note per vivere una Milano meno turistica. Pronti? Andiamo.
Sommario
La certosa di Garegnano
Tra le attrazioni poco note di Milano ma che vale la pena scoprire c’è sicuramente la Certosa di Garegnano. Un po’ decentrata si trova a nord-ovest della città, un tempo in aperta campagna. Risale alle metà del 1300 per volere di Giovanni Visconti. Nel 1357 ospitò anche il Petrarca. La chiesa venne consacrata a fine 1300, nel 1367. Gli affreschi, le decorazioni marmoree e gli stucchi al suo interno la rendono qualcosa di straordinario. Nulla da invidiare alle chiese di Roma, anzi. Un trionfo di bellezza che lascia attoniti. Soprattutto perché non ci si aspetta di trovare un edificio del genere così fuori dal centro città.
Dove: Via Garegnano, 28
Via Lincoln
Un’altra chicca forse un po’ sottovalutata è questa via nascosta in zona Piazza Cinque Giornate che sembra un quartiere di Burano. Ville singole tutte colorate che un po’ stonano in una città in cui regnano condomini e palazzoni. Via Lincoln è un unicum originale e assai carino da visitare per far colpo sugli amici o familiari in visita a Milano. La strada più colorata di Milano, un tempo villaggio operaio.
Dove: Via Lincoln
Piazza Sant’Alessandro
Nonostante si trovi in centrissimo Piazza Sant’Alessandro se la filano in pochi. Eppure è una piazzetta davvero carina. Sembra quasi di essere a Roma. Un luogo accoccolato tra eleganti palazzi, ristorantini, enoteche e una magnifica Chiesa, di Sant’Alessandro appunto.
Chiesa di Santa Maria presso San Satiro
Tra le attrazioni poco note di Milano perché da fuori non dice molto come chiesa. Piccola, stretta e incastrata tra i palazzi Santa Maria presso San Satiro è un gioiello a due passi dal Duomo e nasconde al suo interno un’abside che è un’opera d’arte. Dall’entrata sembra profonda diversi metri, in realtà si tratta di un’illusione in quanta è lunga soltanto pochi centimetri (97). Visto il poco spazio a disposizione l’architetto si è dovuto ingegnare per dare comunque l’idea di profondità. Il genio dietro il progetto fu il grande Donato Bramante, mica uno qualunque eh…
Dove: Via Torino.
Quartiere Maggiolina
Un altro giro che merita è il quartiere dei giornalisti, La Maggiolina. Quello con le casette a fungo. Molto pittoresche che vi sembrerà di camminare nel villaggio dei puffi. Una delle attrazioni poco note perché un turista fa fatica a capitarci a piedi in quelle zone, deve arrivarci intenzionalmente.
Museo Bagatti-Valsecchi
Anche il Museo Bagatti-Valsecchi merita una menzione speciale. Una casa ora museo con una lunga storia alle spalle che vede come protagonisti due fratelli: i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi. Dopo una lunga ristrutturazione e un’abbondante collezione di opere d’arte, i due fratelli diedero vita a una dimora unica, ispirata alle abitazioni del Cinquecento lombardo. Con la morte dei due baroni, la casa continuò a essere abitata dagli eredi fino al 1974, anno in cui nacque la Fondazione Bagatti-Valsecchi. Vent’anni dopo apriva al pubblico il Museo Bagatti Valsecchi, una delle case museo meglio conservate d’Europa e una delle prime grandi espressioni del design milanese. Un posto da conoscere.
Dove: Via Gesù, 5
San Bernardino alle Ossa
Un altro posto che non direste mai è la Chiesa di San Bernardino alle Ossa. Da come si può dedurre dal nome, le ossa sono l’attrazione principale infatti rivestono interamente le pareti dell’edificio. Resti umani come carta da parati, scheletri e chi più ne ha più ne metta. Un po’ macabro ma da visitare.
Dove: Piazza Santo Stefano
Santa Maria alla Fontana
Un altro posto noto ma non troppo è la Chiesa di Santa Maria alla Fontana nel quartiere di Isola, qui si racconta che un tempo ci fosse una fonte miracolosa che curasse ogni male. Della fonte rimangono 11 rubinetti da cui sgorga ancora dell’acqua. Essi si trovano in un sacello affrescato che è una meraviglia. Si è a lungo pensato che dietro il progetto ci fosse lo zampino di Leonardo.
Dove: Piazza Santa Maria alla Fontana, 7
Il Naviglio Martesana
Meno battuto dai turisti ma assai affascinante. Pensate che attraversa un quartiere, tra i vari, Gorla, che è chiamato la piccola Parigi di Milano con la sua bellezza incantata e il suo fascino storico. Il fiume che passa accanto, il ponte vecchio e bellissime ville simbolo di un’eleganza ormai passata ma che ancora resta a ricordare i fasti di un tempo. Qui si respira una Milano autentica, magica. Da vedere.
La chiesa ortodossa di San Nicola al Lazzaretto
In porta Venezia scopriamo questa chiesa ortodossa dove pare ci sia la Madonna che piange. Non si nota dalla strada, l’entrata è laterale ma nasconde al suo interno un posto unico in cui non sembra nemmeno di stare a Milano. Qui si trovano anche le ultime cellette del lazzaretto usato durante la peste. Entrando si accede in un’oasi verde di pace e serenità. Tendaggi di velluto rossi, sedute in cui tutti sono i benvenuti, altari e immagini sacre, tra cui quella della Madonna che piange. Un miracolo che va avanti dal 2010. Spesso si possono udire canti in lingua straniera durante funzioni religiose ortodosse.
Dove: via San Gregorio, 5
La panchina più lunga del mondo
Divertente, simpatica e la più lunga del mondo. Tra le attrazioni poco note di Milano dobbiamo parlare anche della panchina al Parco del Portello. Con i suoi 200 e passa metri è davvero grandissima. Una panchina in cui tutti possono sedersi nello stesso momento. Sono state usate 1.800 stecche di legno. Pensate.