Le chiacchiere sono croccanti e delicate sfoglie fritte tipiche del periodo di Carnevale e hanno diversi nomi a seconda delle regioni di provenienza: chiacchiere in Lombardia, cenci e donzelle in Toscana, frappe e sfrappole in Lazio o in Emilia, cròstoli in Trentino e in Veneto, bugie in Piemonte. Un dolce semplice, buono e sfizioso. A Milano ci sono quelle più costose di sempre. Le chiacchiere di Iginio Massari vendute a un prezzo davvero esorbitante.
Si possono fare fritte o al forno, semplici o ripiene. La ricetta non è così complicata. Basta avere farina, burro, uova, zucchero. L’arte sta nel sapere mescolare bene gli ingredienti, stendere bene la pasta e friggere bene i rettangolini in modo da ottenere un dolce croccante e dorato al punto giusto. La temperatura dell’olio è importante.
Da non dimenticare un goccio di grappa nell’impasto che migliore il sapore e aiuta le chiacchiere a gonfiarsi durante la frittura; tuttavia, se preferite, potete sostituirla con la stessa dose di succo d’arancia, come leggiamo su ciò che insegna GialloZafferano.
Le chiacchiere di Iginio Massari: quanto costano
Normalmente un vassoio di questo dolce costa dai 15-16 euro ai 25 euro al chilo. Ma le chiacchiere di Iginio Massari quanto costano e perché ha creato tutto questo scalpore? Nel suo negozio in Piazza Diaz il famoso pasticcere, volto della tv e nome noto nel settore ha esposto le sue chiacchiere carnevalesche a 80 euro al chilo. Vendute praticamente a peso d’oro. 4 volte sopra la media. Ovviamente non sono mancate le critiche.
C’è chi condivide riconoscendo l’alto prestigio del Maestro Massari e l’aumento dei costi, chi invece trova fuori luogo un prezzo del genere, soprattutto visti i tempi in cui stiamo vivendo. Ma perché le sue chiacchiere sono così costose? Normalmente i dolci che si trovano nei suoi store hanno delle cifre abbastanza nella media rispetto alle altre pasticcerie. Le sue creazioni vanno dai 50 euro al chilo. Come mai questa discrepanza. Andremo ad assaggiarle.